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un anno senza viaggi

Gennaio 2021. Siamo all’anniversario del primo caso di Covid-19 che, a inizio 2020, ha causato il primo decesso a Wuhan, in Cina. Un anno fa, nessuno di noi avrebbe immaginato lo scenario che si sarebbe delineato di lì a poco.

Mesi di restrizioni alla vita a cui siamo sempre stati abituati, settimane chiusi tra le mura domestiche, giorni a sperare l’arrivo di un vaccino che ci permettesse di ritornare alla normalità.

Nessuno di noi era preparato ad affrontare tutto questo, nessuno prima del 2020 conosceva l’esatto significato del termine “pandemia”. Termine che, purtroppo, è entrato nella nostra quotidianità stravolgendola e trasformandola, sotto certi aspetti, per sempre.

Sì, perché non dimenticheremo mai di quell’anno in cui abbiamo dovuto abbandonare tutti i progetti, le speranze per il futuro e concentrarci sull’oggi, sul presente, cercando di uscirne indenni. Un anno in cui la normalità è stata messa in stand by, le nostre passioni sono state accantonate. Viaggi compresi.

Chi lo avrebbe mai detto che nel 2020 avremmo dovuto rinunciare a ciò che colora la vita e la rende ancora più spettacolare? Accantonare quel senso di eccitazione che accompagna ogni partenza e funge da motore per il resto dell’anno? Rimandare il piacere della scoperta che allieta le incombenze quotidiane?

Bene, a 12 mesi dall’inizio dell’emergenza Coronavirus possiamo stilare un bilancio di questo primo (e si spera ultimo) anno senza viaggi.

Ecco che cosa ho imparato.

5 (+1) insegnamenti che ho tratto da un anno senza viaggi

viaggiare

  • Viaggiare è bello, ma farlo con spensieratezza ancora di più. Durante la parentesi estiva con minori restrizioni alcune persone hanno optato per trascorrere le proprie vacanze all’estero. Una scelta che personalmente non ho condiviso, forte della convinzione che il bello di viaggiare risieda nel farlo con tranquillità e spensieratezza, con la possibilità di vivere tutte le esperienze che desideriamo, senza limitazioni.
  • Il viaggio può avere diverse sfumature. Quando l’Italia ha chiuso le frontiere, non sono stata lontana dall’avere un tracollo emotivo. Ma dopo la delusione iniziale, ho trovato nuovi modi per viaggiare pur rimanendo a casa. Ho trascorso intere giornate a viaggiare con la mente, a scoprire luoghi del mondo che non conoscevo, a pianificare i viaggi che farò appena ne avremo la possibilità.
  • Il mondo sta cambiando e dobbiamo rispettarlo. La pandemia e le problematiche a essa correlate hanno acceso i riflettori ancora una volta sull’importanza delle nostre scelte. Su quanto le azioni individuali si riflettano sulla collettività e sul mondo che ci ospita e in cui viviamo. Abbiamo capito quanto sia provvisorio il concetto di salute, e quanto esso sia correlato all’igiene e alla tutela dell’ambiente.
  • Quando ti tolgono ciò che ami capisci ancora di più il suo valore. Vale per le storie d’amore, vale anche per le nostre passioni. Un anno senza viaggi ci ha permesso di fermarci a riflettere sulla fortuna che abbiamo quando – in una situazione di normalità – abbiamo la possibilità di puntare il dito sul mappamondo e scegliere il prossimo viaggio. Un’opportunità che, a quanto pare, non è scontata.
  • Godersi il momento è imperativo. Spesso, mentre viaggiamo, siamo più concentrati sulle foto da scattare ai monumenti o ai panorami che vediamo da condividere con i nostri amici, piuttosto che a vivere l’esperienza. Durante il prossimo viaggio, ricordiamoci di fare il pieno di bellezza per i mesi a venire. Di goderci ogni istante senza riserve.
  • Andare lontano ci piace di più, ma anche l’Italia non è male. Chi viaggia conosce bene la sensazione di arricchimento che si prova quando entri a contatto con modi di vivere e culture diverse da quelle a cui siamo abituati. Ma anche l’Italia ha molto da offrire e il 2020 ce lo ha dimostrato. Da nord a sud, non c’è un angolo dello stivale che non lasci a bocca aperta.

E voi? Che cosa avete imparato da questo 2020 senza viaggi?

Creo contenuti per il web e progetto itinerari, ma soprattutto sono una viaggiatrice appassionata. Insieme a me puoi scoprire il mondo ogni giorno, attraverso stimoli ed esperienze che ti permettano di approfondire le diverse culture. Credo fortemente che viaggiare significhi guardare con curiosità e occhi sempre nuovi tutto quello che ci circonda.

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