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tè alla menta marocchino

In breve

Da metà Ottocento il tè verde alla menta è la bevanda nazionale marocchina e simbolo di cordialità e ospitalità. Con pochi semplici ingredienti e con un procedimento alla portata di tutti è possibile riproporre la ricetta anche a casa propria.

Esperienza suggerita: prepara a casa tua una tazza di tè verde alla menta marocchino.

Tempo di lettura: 3 minuti.

Se, come spiegato, il TÈ MATCHA è la bevanda iconica giapponese, il tè alla menta – altrimenti chiamato whisky berbero – rappresenta il simbolo dell’ospitalità e dell’accoglienza marocchina.

Il suo sapore rinfrescante e le sue proprietà digestive e tonificanti lo rendono la bevanda più diffusa del Paese e una piacevole scoperta per chi, come me, si reca per la prima per un viaggio in queste terre.

Da dove ha avuto origine?

Il tè verde venne introdotto in Marocco a metà Ottocento dagli Inglesi che cercavano nuovi sbocchi commerciali in seguito alla chiusura dei porti del Baltico durante la guerra in Crimea che lasciò i mercanti con un eccesso di tè cinese.

Ben presto i marocchini si accorsero che mescolare il tè verde con la menta diminuiva il sapore amarognolo senza intaccarne il gusto.

Da allora il tè verde alla menta viene preparato dal padrone di casa o, in sua assenza, da sua moglie o dalla persona più anziana della famiglia.

La tradizionale cerimonia del the alla menta

La cerimonia del tè consiste nel portare su un vassoio al cospetto dell’ospite il bollitore con l’acqua, il tè verde e lo zucchero a zollette, insieme a un mazzetto di menta fresca.

Il procedimento incomincia con il versare una piccola quantità di acqua bollente sul tè e con il muovere la teiera effettuando dei gesti circolari per far gonfiare il tè e pulirlo dalle impurità. Una volta fatto ciò, si elimina l’acqua in un bicchiere. In seguito si aggiunge la menta fresca e lo zucchero nella teiera insieme ad altra acqua bollente e la si rimette sul fuoco per pochi minuti.

A questo punto il tè è pronto a essere servito e viene versato dall’alto in piccoli bicchieri di vetro decorati con un getto allungato che permette l’areazione del liquido e la sua ossigenazione.

Il tè alla menta viene preparato e consumato durante tutto l’arco della giornata e viene offerto agli ospiti a qualsiasi ora. È considerato segno di apprezzamento berlo con estrema calma – anche impiegando 30 minuti – e non rifiutare nessun bicchiere, finché non si arriva al terzo.

Le foglie continuano a restare in infusione per tutto il tempo della cerimonia e quindi ogni tazza avrà un gusto sempre più intenso. A tale proposito i berberi dicono che “il primo bicchiere è zuccherato come la vita, il secondo dolce come l’amore e il terzo amaro come la morte“.

Durante l’inverno, in assenza della menta, è spesso utilizzato l’assenzio (chiba).

Io ho assaggiato per la prima volta il tè alla menta a Marrakech e me ne sono innamorata, perciò ho acquistato tutto il necessario per riproporlo anche a casa mia e per VIAGGIARE RESTANDO.

Gli ingredienti sono pochi e semplici da reperire:

  • Acqua bollente
  • Tè verde
  • Menta
  • Zucchero

Inoltre servono una teiera e dei bicchieri.

In questo video ti mostro come faccio a preparare il mio tè alla menta marocchino.

Ora tocca a te!

Provato da me

Creo contenuti per il web e progetto itinerari, ma soprattutto sono una viaggiatrice appassionata. Insieme a me puoi scoprire il mondo ogni giorno, attraverso stimoli ed esperienze che ti permettano di approfondire le diverse culture. Credo fortemente che viaggiare significhi guardare con curiosità e occhi sempre nuovi tutto quello che ci circonda.

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