>  Cultura   >  PALESTINA E CONTRADDIZIONI: IL FILM “WAJIB”
Wajib

In breve

Il film Wajib – Invito al matrimonio, attraverso il racconto del rapporto tra un padre e un figlio, permette di cogliere le diverse sfumature della vita palestinese nella maniera più autentica. 

Esperienza suggerita: vivi la vera essenza dei palestinesi sullo schermo con il film Wajib – Invito al matrimonio. [L’articolo contiene anche un’esperienza “a tempo”]

Tempo di lettura: 5 minuti.

Wajib – Invito al matrimonio (QUI la trama e il trailer) è la storia di un dovere sociale, è la storia del confronto tra due generazioni, è la storia di uno spaccato di vita palestinese, è la storia dell’affetto tra un padre e un figlio.

Film indipendente, è uno dei pochi realizzati da una regista donna palestinese – Annemarie Jacir – che, dopo aver vissuto per anni negli Stati Uniti, ha scelto di tornare nel proprio Paese di origine per contribuire alla crescita dell’industria cinematografica locale.

La pellicola è stata proposta dalla Palestina agli Oscar come miglior film straniero e ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui quello del Festival di Locarno.

Se, come a me, ti interessa scoprire un lato inedito e autentico della vita dei palestinesi, questo è il film che fa per te.

Tra dovere e tradizione

Wajib in arabo significa “dovere, obbligo” e corrisponde alla tradizione della Palestina settentrionale secondo cui, quando un parente si sposa, è compito degli uomini della famiglia consegnare personalmente le partecipazioni a ciascun invitato in segno di rispetto.

Il film si ispira a un episodio autobiografico della regista la quale, incuriosita da questa tipica usanza nazarena, seguì il marito insieme al suocero durante i cinque giorni di consegna delle partecipazioni per il matrimonio della sorella.

Con il pretesto del wajib viene raccontato il rapporto complesso tra un padre e un figlio, costretti a condividere il compito e a trascorrere diverso tempo insieme confrontandosi.

Questa occasione permette allo spettatore di esplorare l’intimo dei personaggi e di entrare nelle case dei palestinesi per osservare la loro umanità più variegata.

La Nazareth piu autentica

A fare da sfondo la Nazareth di oggi – perla della Galilea – luogo dell’Annunciazione e città di origine di Gesù dove visse la sua infanzia e giovinezza.

Con i suoi abitanti musulmani e cristiani, Nazareth rappresenta quasi il terzo protagonista della storia: è la più grande città araba di Israele abitata da quella piccola minoranza palestinese che ha preferito rimanere piuttosto che trascorrere una vita da rifugiati, nonostante i difficili doveri a cui sono sottoposti quotidianamente.

Il film Wajib – Invito al matrimonio vuole quindi raccontare la storia dei “palestinesi invisibili” che accettano di rimanere nel loro Paese pur con limiti nell’esprimere i propri diritti, giurando fedeltà alla propria Terra e dimostrando grande umanità e capacità di resilienza: la Nazareth dei sopravvissuti.

I due protagonisti ti accompagnano gradualmente nelle contraddizioni della Palestina e ti aiutano a immergerti in una realtà fatta di difficoltà, ma anche di grande solidarietà.

Nazareth

Nazareth

Cosi distanti, cosi vicini

Wajib – Invito al matrimonio è basato sul dialogo tra Abu Shadi e Shadi: padre e figlio nel film e nella realtà, come anche i doppiatori della versione italiana.

I due protagonisti vivono due vite molto diverse: il figlio è architetto e ormai abita in Italia da anni dove è entrato a contatto con il modo di vivere occidentale, il padre è un insegnante della scuola araba all’interno dei confini israeliani. Un uomo rispettato, ma molto legato alle tradizioni.

Ognuno trova difficoltà a capire la visione dell’altro ed è critico nei confronti delle scelte e degli ideali altrui.

Se il figlio è animato da sentimenti di ribellione, il padre è remissivo e sembra accettare con rassegnazione i rapporti di forza che dominano la quotidianità della vita di un territorio occupato.

Chi vive all’estero da tempo può ancora, al suo ritorno, condividere le tradizioni e i valori di chi ha scelto di rimanere nella città natale? E questi ultimi possono comprendere la scelta di andarsene?

Ma alla fine saranno l’affetto e la sostanza ad avere la meglio, anche nelle differenze, e a far riscoprire ai personaggi il loro rapporto di padre e figlio.

Locandina Wajib

La locandina del film

Normalmente siamo abituati a vedere la società palestinese come riflesso della condizione causata dal conflitto con Israele, ma Wajib – Invito al matrimonio ti porta in una dimensione più autentica e più intima, dove puoi osservare lo scorrere normale della quotidianità dei palestinesi, tra la ricerca di una vita pacifica fatta di compromessi e anche di delusioni, ma affrontata con ironia.

Se desideri vedere il film, non perderti l’occasione offerta da ARIANTEO, il cinema all’aperto di Milano. La pellicola verrà proiettata il 18 giugno alle 21.45 a Palazzo Reale e il 23 luglio alle 21.30 all’Incoronata 2.

E allora scopri anche altri FILM con cui poter viaggiare con la mente.

Provato da me

Creo contenuti per il web e progetto itinerari, ma soprattutto sono una viaggiatrice appassionata. Insieme a me puoi scoprire il mondo ogni giorno, attraverso stimoli ed esperienze che ti permettano di approfondire le diverse culture. Credo fortemente che viaggiare significhi guardare con curiosità e occhi sempre nuovi tutto quello che ci circonda.

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