RIGA: CAPITALE ART NOUVEAU

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In breve

Riga, la capitale della Lettonia, vanta oltre 750 edifici in stile Liberty, più di ogni altra città in Europa, tanto da essere definita “capitale Art Nouveau” e, dal 1997, essere parte del patrimonio Unesco. Un influsso di pensiero comune ad altri Paesi, ma reinterpretato a proprio modo.

Esperienza suggerita: passeggia tra le tre vie dell’Art Nouveau di Riga e sentiti in un museo a cielo aperto.

Tempo di lettura: 3 minuti.

Se c’è  un elemento che accomuna le tre capitali balticheVilnius, Riga e Tallinn – è la loro capacità di essersi rialzate e reinventate dopo anni di occupazione dell’Impero russo prima e dell’Unione sovietica poi.

Indipendenti dagli inizi degli anni Novanta, le tre città sono tutt’altro che austere malgrado la complessità della loro storia e – nonostante spesso le si confonda e sembri difficile distinguerle – ciascuna vanta una propria unicità. Tre città che oggi si stanno aprendo al turismo, facilitate da prezzi ragionevoli e dal fascino dell’inesplorato.

Tra tutte, Riga – in Lettonia – è quella che vanta il patrimonio architettonico più rilevante. Accanto al centro storico medievale, sorge un’area costruita tra il XIX e il XX secolo caratterizzata da ampi viali alberati ed eleganti palazzi in stile Art Nouveau che si sviluppano intorno ad Alberta iela. Riga è una perla del Liberty che nulla ha da invidiare alle più conosciute Bruxelles o PARIGI e che dal 1997 è inclusa nel patrimonio dell’Unesco per la concentrazione di edifici in stile, ben 750.

Il Liberty in Lettonia

Jugendstil in Germania, Liberty in Italia, Modernismo in Spagna. L’Art Nouveau si sviluppa in Europa a fine Ottocento in risposta alle conseguenze negative dell’industrializzazione, proponendo un ritorno alla natura e a uno stile di vita più sano. Questa nuova corrente di pensiero trova espressione nell’arte e nell’architettura, dove diventano protagonisti i motivi floreali e zoomorfici, oltre che allegorici, simbolo di perfezione e dinamismo.

In un’epoca di pace e di prosperità, è facile che le idee circolino e si diffondano in tutto il continente, influenzando le costruzioni architettoniche nei diversi Paesi. Così alcuni architetti righesi avanguardisti incominciano a proporre un’integrazione degli edifici esistenti con le impressioni del nuovo stile. Un grosso impulso viene trasmesso quando tra il 1858 e 1865 vengono abbattuti i valli di fortificazione della città di Riga e si pianifica un circuito di viali disseminati da edifici significativi.

Ecco allora che architetti locali che avevano studiato in Germania propongono la costruzione di palazzi contraddistinti da facciate sontuose, motivi decorativi ed elementi simbolici: edifici di grande valore architettonico, apprezzati prima dai cittadini e poi da tutta Europa.

Testimonianza del passaggio dal gusto classico a quello contemporaneo, il nuovo influsso ha vita breve e si assopisce con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Ma se nelle principali città europee la parentesi Art Nouveau si esprime in pochi edifici integrati in un’architettura più moderna, a Riga diventa elemento distintivo della capitale lettone. Una rivisitazione e reinterpretazione originale dello stile – grazie anche all’estro di Michail Ejzenstejn, l’architetto più celebre ed esponente del movimento – che permette a Riga di conquistare il titolo di capitale dell’Art Nouveau

Dove ammirarla

Osservare l’Art Nouveau a Riga è molto semplice, per gli abitanti della città “basta alzare la testa“.

Ed è vero: quasi un terzo degli edifici della città è in stile Liberty e, se nel centro storico i nuovi elementi decorativi si mescolano alle costruzione tradizionali, la zona compresa tra Alberta iela, Strelnieku iela e Elizabetes iela è il tripudio della corrente architettonica. Passeggiare per le vie del quartiere residenziale è come trovarsi all’interno di un museo a cielo aperto, dove si fa fatica a scegliere quale opera guardare perché tutte straordinarie ugualmente.

La maggior parte degli edifici concentrati in Alberta iela sono frutto dell’estro di Michail Ejzenstejn e dono dell’architetto per il 700° compleanno di Riga: elementi mitologici, richiami alla natura e figure umane adornano le abitazioni e lasciano libera interpretazione all’immaginazione. L’attenzione cade sui dettagli riprodotti minuziosamente, risultato di artisti geniali, e tutto è talmente affascinante da lasciare senza parole, per godersi la tranquillità del quartiere e lasciarsi trasportare indietro nel tempo. 

Maestosità e ricchezza decorativa sono gli aggettivi che meglio descrivono le tre vie e, per avere un’idea ancora più approfondita del Liberty a Riga, è possibile visitare il MUSEO DELL’ART NOUVEAU, situato tra le stanze di un appartamento anni ’20, un tempo abitazione di un architetto locale.

Riga è una città che vale la pena visitare non solo per la sua storia, ma per lasciarsi sbalordire dalla sua incredibile personalità architettonica, unica in Europa. Un’occasione per conoscere una meta ancora poco conosciuta e autentica, prima che venga presa d’assalto dal turismo di massa.

© Viaggiare comunque
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