In breve
Il film Invictus – L’invincibile narra di come le intuizioni di Nelson Mandela e il potere dello sport abbiano contribuito a unire una nazione da anni divisa dall’apartheid. Il rugby e il destino di un paese raccontati nella pellicola di Clint Eastwood.
Esperienza suggerita: emozionati guardando la storia della nazionale di rugby nel Sudafrica di Mandela con il film Invictus – L’invincibile.
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Il Sudafrica di Nelson Mandela è il protagonista della pellicola INVICTUS – L’INVINCIBILE diretta da Clint Eastwood, adattamento cinematografico del romanzo “Ama il tuo nemico” di John Carlin.
Ci troviamo all’inizio degli anni Novanta, quando Mandela è appena salito al potere e si respira ancora un clima di tensione tra i bianchi afrikaner e i neri, dovuto agli anni di apartheid.
Il film narra la storia vera di come lo sport nazionale – il rugby – abbia contribuito a cambiare il destino di un paese e sia riuscito a unire una nazione.
Il Sudafrica di Nelson Mandela
Tra i personaggi storici che si ricorda con maggior ammirazione c’è sicuramente Nelson Mandela, primo presidente sudafricano (1994 – 1999) a essere stato eletto con suffragio universale e non bianco, a cui si deve la fine dell’apartheid e – per questo – insignito del premio Nobel per la pace nel 1993.
Quando sale al potere, il popolo del Sudafrica proviene da oltre quarant’anni di apartheid – politica di segregazione razziale attuata dal governo di etnia bianca – e il clima di intolleranza tra le due popolazioni è ancora tangibile.
Lo stesso Mandela – al momento della presidenza – ha trascorso quasi un terzo della sua vita (27 anni) nelle dure carceri, ritenuto colpevole di sabotaggio e alto tradimento da parte del regime razzista.
Ma anche questa esperienza non è bastata a sviluppare in lui sentimenti di odio. Anzi, il suo sogno era quello di unificare una nazione da troppo tempo divisa.
Invictus significa “invincibile” ed è il motto che accompagna la vita di Mandela: “io sono il padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima“, proprio a indicare il fatto che, nonostante le avversità, non ci si debba arrendere alla sconfitta.
Invictus è infatti il titolo della poesia di William Ernest Henley usata da Madiba – nomignolo di Mandela – come strumento per alleviare il suo dolore durante i lunghi anni di prigionia.
Il rugby come motore della pace
L’altro protagonista del film è il rugby, insieme agli eventi che hanno avuto luogo in occasione della Coppa del Mondo del 1995, fortemente voluta da Mandela.
Il rugby rappresenta lo sport più diffuso del Sudafrica, ma è anche il simbolo della spaccatura della nazione: riservato ai soli bianchi durante l’apartheid ed emblema del loro orgoglio, osteggiato dai neri.
Ed è per questo motivo che Mandela ha un’illuminazione: ritrovare la fratellanza attraverso lo sport per unire le persone e appianare le differenze. Il sogno di una “nazione arcobaleno”, a partire dal colore degli Springboks, verde e oro.
Un’eventuale vittoria avrebbe significato rafforzare la fierezza nazionale e l’integrazione del paese. E così è stato.
“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare, di unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare. Parla ai giovani in un linguaggio che loro capiscono. Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione. È più potente dei governi nel rompere le barriere razziali, è capace di ridere in faccia a tutte le discriminazioni“. – Nelson Mandela, Laureus World Sports Awards, 2000.
Questo è il messaggio più importante che vuole trasmettere Invictus, recitato da attori del calibro di Morgan Freeman e Matt Damon: la storia di un paese che risorge dopo anni di difficoltà per merito delle intuizioni di un grande uomo e del potere dello sport.
È anche grazie all’episodio raccontato che il Sudafrica di oggi deve la sua condizione attuale.
Invictus, non solo Mandela, ma anche una nazione intera capace di non arrendersi. Mai.