In breve
Il complesso monastico delle Meteore, in Grecia, rappresenta un perfetto connubio di natura e religione. Visitarle è un’esperienza suggestiva che permette di immergersi nella vita eremitica, lontano dalla frenesia del mondo moderno.
Esperienza suggerita: sentiti minuscolo ai piedi delle rocce su cui sorgono le Meteore o commuoviti di fronte al panorama che si gode dalla cima.
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Per chi ama la vita ritirata, lontana dalla frenesia e dalle preoccupazioni quotidiane e a contatto con la natura, il complesso dei monasteri delle Meteore, in Grecia, fa esattamente al caso suo.
In perfetta armonia con il panorama circostante, i conventi delle Meteore – che significa letteralmente “sospeso, in aria” – sorgono sulla sommità di torri naturali di arenaria, quasi a sembrare una spontanea prosecuzione della vetta costruita per opera divina.
Dei ventiquattro esistenti in origine, ne rimangono solamente sei, tuttora abitati e facilmente visitabili, ma che – nonostante il turismo crescente – hanno saputo mantenere quell’atmosfera di autentico rigore che li caratterizza da secoli.
Ma come mai, in un luogo tanto impervio, sono stati eretti dei monasteri?
Una storia antica
La risposta non è un mistero, ma va ricercata indietro nel tempo, agli inizi dell’anno Mille.
I primi eremiti giungono nel territorio nell’XI secolo, ma solo a partire dal XIV secolo le Meteore si popolano e vengono costruiti i noti monasteri.
Il motivo è semplice: i monaci ortodossi, per fuggire alle persecuzioni ottomane, decidono di ritirarsi in luoghi inespugnabili e difficilmente raggiungibili e la cima degli speroni rocciosi sembra fare al caso loro.

All’epoca, infatti, si poteva accedere ai conventi solamente tramite carrucole o scale a pioli rimovibili e, una volta in cima, non esisteva altra soluzione che vivere in isolamento immersi nella maestosità della natura della Tessaglia.
Un’esistenza dedita all’elevazione spirituale e alla vicinanza a Dio, da condurre tra sé e sé, nel proprio intimo.
Da allora, le Meteore sono diventate uno dei più importanti luoghi di culto dell’intera Grecia, seconde solamente alla repubblica monastica del MONTE ATHOS.
Molti monasteri, a causa delle calamità naturali, sono stati distrutti nei secoli e ne rimangono unicamente le rovine, ma i sei sopravvissuti permettono – ancora oggi – di rivivere le emozioni del passato.
Le Meteore oggi
Arrivando da Kalambaka, paesino caratteristico ai piedi delle Meteore, la sensazione è quella di trovarsi in un luogo disegnato da mano ultraterrena: perfezione e misticismo.
Osservare i monasteri che dominano le rocce – specialmente al sorgere del sole o al tramonto – permette di sentirsi parte di un progetto più grande, quasi sovrannaturale.
Ma è dalla vetta – oggi raggiungibile da scale di cemento facilmente utilizzabili – che si gode della vista più suggestiva e, se le nuvole sono basse, sembra di trovarsi sul tetto del mondo.
All’interno dei monasteri si respira un’atmosfera surreale, accompagnata da un silenzio quasi assordante che ricorda di trovarsi in un luogo di culto.

E tra il paesaggio metafisico che circonda le Meteore e i capolavori architettonici dei monasteri è facile comprendere che il complesso sia annoverato tra i patrimoni dell’Unesco.
Una breve esperienza di vita monastica.
Una parentesi lontana dal mondo moderno.
Un sito ricco di fascino che va oltre la religione, per chiedersi se oggi sia possibile condurre una vita distante dalle comodità a cui siamo abituati e dalla nostra zona di conforto.
