IL BELLO E LE DIFFICOLTÀ DI VIAGGIARE IN COPPIA

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Se esiste una cosa che amo ancora di più di viaggiare, è viaggiare in coppia.

Condividere con il proprio partner esperienze in giro per il mondo non solo rafforza il rapporto, ma arricchisce la relazione di ricordi che, anche a distanza di anni, sapranno regalare sorrisi e – perché no – faranno scendere qualche lacrima di commozione.

Da più di tre anni, ho un compagno di viaggio (e di vita) con cui condivido l’amore per tutto quello che ci circonda. Due anime viaggiatrici alla scoperta del simile e del diverso.

Federica e Federico, entrambi nati a novembre, due sagittari con il caratteristico spirito avventuriero.

Come poteva non risultarci naturale coltivare insieme la nostra stessa passione per il mondo e per i viaggi?

Una passione che cresce con noi giorno dopo giorno e che colma le nostre esistenze.

E per quanto viaggiare in coppia sia un’esperienza che ognuno, secondo me, dovrebbe provare almeno una volta – e per viaggiare non intendo una settimana a rilassarsi in un villaggio turistico –, non per tutti è semplice andare d’accordo.

Viaggiare è una vera e propria palestra di vita, mette alla prova, e per questo bisogna essere consapevoli che non è sempre tutto rose e fiori.

Ma, superate le difficoltà, quello che rimane è una coppia ancora più forte, che nulla può scalfire, capace di affrontare insieme situazioni complesse, anche una volta di ritorno a casa.

In due è meglio che da soli

Si sa, per quanto viaggiare sia meraviglioso, non sempre corre tutto liscio.

Può capitare di non sentirsi bene, di avere paura, di trovarsi in situazioni spiacevoli.

E, ammettiamolo, affrontare tutto questo da soli può essere destabilizzante. Sapere invece di poter contare su qualcuno che ti conosce e ti vuole bene non ha prezzo.

Ricordo quella volta in Marocco in cui sono stata affetta da un brutto virus o a Bali quando siamo capitati su un taxi con un ubriaco alla guida.

Sono tutte situazioni in cui, se mi fossi trovata senza compagno, la paura avrebbe preso il sopravvento.

Può succedere anche di essere stanchi, di sentirsi emotivamente provati dal contatto con alcune realtà, di aver bisogno di fermarsi a metabolizzare quello che si sta visitando.

Voltarsi e trovare il sorriso del compagno pronto a motivarti e sapere che è lì con te per sostenerti è ciò che ti garantisce la forza anche nelle difficoltà.

Ma oltre ad avere una spalla – che certo è importante, ma ce la si può cavare anche da soli – il bello di viaggiare in coppia risiede proprio nella condivisione.

Emozionarsi davanti agli spettacoli della natura abbracciato alla persona che ami, rientrare in albergo e sentirsi a casa, addormentarsi insieme con ancora l’adrenalina in corpo per le emozioni della giornata contribuiscono a creare dei ricordi di coppia indelebili.

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© Viaggiare comunque

È questo il bello di viaggiare con il proprio partner: trasformarsi, diventare ogni volta due persone nuove arricchite dalle esperienze che, dopo tutto, continuano a scegliersi come compagni di avventura perché sanno che, insieme, si può affrontare qualsiasi cosa.

Sempre più forti, sempre più uniti.

Non è sempre facile andare d'accordo

Puoi anche essere una coppia collaudata, ma il viaggio è sempre un importante banco di prova.

Trovarsi lontani dalle proprie sicurezze e dai propri comfort, con abitudini diverse dal solito, è molto diverso che essere a casa e può minare equilibri costruiti negli anni.

Ecco perché credo sia importante, in viaggio più che mai, venirsi incontro e assecondare le esigenze l’uno dell’altro.

Parola d’ordine: compromesso.

Compromesso nella scelta della destinazione, compromesso nell’organizzazione delle giornate, compromesso nelle decisioni quotidiane.

Per quanto siamo individui distinti, ognuno con il proprio carattere, i propri gusti e i propri ritmi, bisogna ricordarsi di essere comunque una coppia. 

Scegliere per ogni estate le vacanze al mare se il compagno preferisce un viaggio all’avventura o imporre sempre la sveglia all’alba se il partner ama dormire più a lungo non è un buon modo per andare d’accordo.

Il viaggio deve essere fatto di scelte comuni e di decisioni condivise, per passare da essere due persone singole, a essere una squadra.

E quando, dopo anni, vi volterete indietro, vi renderete conto che sono tutte le avventure trascorse insieme ad avervi reso la coppia che siete oggi.

Perché custodite nel cuore delle esperienze comuni che solo e soltanto voi avete vissuto, e quando guarderete quella foto in capo al mondo saranno le emozioni a parlarvi.

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Illustrazione by Dilloconundisegno © Viaggiare comunque