In breve
Nulla più dei mercati locali racconta la quotidianità, le tradizioni e la cultura di una popolazione. Ma quali sono le loro origini? E quali i più caratteristici che vale la pena visitare?
Esperienza suggerita: vivi l’atmosfera dei mercati, partendo alla ricerca dei cinque più spettacolari.
Tempo di lettura: 4 minuti.
Fin dalle sue origini, il mercato è l’emblema dello scambio e della commistione tra culture.
Perciò, quando si viaggia, non c’è modo migliore per conoscere la realtà di un luogo che avventurarsi nei mercati locali, luoghi di convivialità e socializzazione.
Tra colori, profumi e richiami dei venditori ci si sente parte della quotidianità della gente del posto, di cui si possono scoprire la cultura e le tradizioni… e magari, perché no, rubare anche i segreti di qualche ricetta!
Le origini del mercato
I mercati fanno la loro comparsa storica come ambiti specificamente destinati agli scambi tra compratori e venditori.
Ogni città e ogni villaggio ne erano dotati e le persone vi si recavano per acquistare principalmente beni per il proprio sostentamento.
Durante il Medioevo, con l’economia feudale, l’istituzione sembrò tramontare temporaneamente per poi risorgere nel Rinascimento, periodo in cui il mercato svolse un ruolo significativo.
In quell’epoca nacquero inoltre i primi mercati coperti, in grado di assicurare i commerci anche in condizioni di tempo avverse, e quelli rionali, legati alla vita del quartiere.
Con il tempo il ruolo del mercato non è cambiato, nonostante – con la diffusione delle tecnologie informatiche e telematiche – abbia perso la connotazione di luogo fisico, andando a rappresentare l’insieme delle persone, delle strutture e dei servizi che facilitano l’incontro tra domanda e offerta.
Ancora oggi, tuttavia, molte persone compiono i loro acquisti quotidiani nei mercati locali e passeggiare tra le bancarelle permette di avvicinarsi alle usanze del posto più di ogni altra esperienza.
Cinque tra i mercati più caratteristici
Tra tutti i mercati, ho selezionato quelli che – a mio parere – sono i più caratteristici e si distinguono per la loro unicità.
IL MERCATO DE LA BOQUERIA DI BARCELLONA

A metà della Rambla – più precisamente tra il Palazzo della Virreina e il teatro Liceu – si trova la Boqueria, il mercato coperto più famoso di Barcellona e addirittura di tutta la Spagna risalente al 1840.
Gioia per gli occhi e per i palati, a La Boqueria si possono trovare tutti i generi alimentari possibili e immaginabili: dai cibi di prima necessità a quelli più ricercati, dalla frutta (e le fantastiche centrifughe!) e la verdura alla carne e al pesce, oltre che ovviamente le tipiche prelibatezze spagnole.
Ottimo per una pausa pranzo alternativa a base di tapas catalane, per la consueta spesa o semplicemente per una passeggiata per rifarsi gli occhi. Al mercato c’è l’imbarazzo della scelta per tutto ciò che riguarda la gastronomia.
I SOUQ DI MARRAKECH

Il fascino dei souq della medina di Marrakech è in grado di conquistarti dal primo istante in cui metti piede nel suo intreccio di stradine affollato di gente, merci e animali.
Perdersi nel labirinto di bancarelle di tappeti, spezie, frutta secca e babbucce è un’esperienza che seduce i sensi di qualsiasi viaggiatore.
In pochi passi puoi attraversare la zona dei pellettieri e dei sellai per poi sbucare in quella dei fabbri, dei liutai e infine dei tintori, percorrendo un viaggio tra i lavori artigianali più antichi del mondo, tanto che l’impressione che si prova è quella di essere tornati indietro di qualche secolo.
IL MERCATO DEI FIORI DI BANGKOK

Gelsomini, rose, orchidee, gigli. Al mercato dei fiori di Bangkok – chiamato anche Pak Klong Talaad ossia “mercato alla bocca del fiume” – la scelta di fiori freschi è ampia e variegata.
Con il suo tripudio di colori e profumi intensi, rappresenta il più grande mercato dei fiori all’ingrosso dell’intera città e anche uno dei più antichi.
Davanti ai tuoi occhi ecco comparire lo spettacolo di splendide distese di piante e boccioli disposti in maniera ordinata, mentre le venditrici sono impegnate a intrecciare ghirlande e a comporre decorazioni floreali.
IL MERCATO MAHANE YEHUDA DI GERUSALEMME

Il mercato Mahane Yehuda – detto semplicemente “shuk” – è uno dei simboli di Gerusalemme, quasi alla pari dei siti storici.
Tra clienti che vengono da ogni angolo della città e turisti curiosi che si districano tra banchetti e slogan urlati dai venditori, una visita al mercato non può assolutamente mancare.
Il giovedì e il venerdì sono i giorni che registrano l’affluenza maggiore, quando la gente locale acquista prodotti di ogni genere in vista dello Shabbat, il giorno di riposo ebraico. Poco prima del tramonto del venerdì, una coppia di haredim – ebrei ultra-ortodossi – percorre la zona a piedi suonando una tromba perché i commercianti chiudano il negozio e si preparino per il riposo del sabato.
IL MERCATO DEL PESCE DI TOKYO

Tra il cemento e i grattacieli è facile dimenticarsi che Tokyo è una città portuale.
Il distretto Tsukiji è l’area dove arriva e viene venduta la maggior parte del pesce della città e assicura che milioni di fresche specialità giungano sulle tavole di Tokyo ogni giorno.
All’alba viene svolta l’asta dei tonni rivolta ai grossisti e a solo pochi fortunati non addetti ai lavori che possono assistere allo spettacolo delle contrattazioni, ma dalle 11 del mattino il mercato è aperto anche ai visitatori. E allora perché non provare una colazione insolita a base di sushi?
Ma affrettati perché – dopo oltre 400 anni di attività – il mercato di Tsukiji verrà purtroppo trasferito a ottobre nella zona di Toyosu, a est di Tokyo, per fare spazio alle preparazioni delle Olimpiadi che la capitale si appresta ad ospitare nel 2020, scatenando diverse proteste.
E allora perché non VIAGGIARE PARTENDO proprio ora alla scoperta dei cinque mercati più caratteristici?