“COSA DIRÀ LA GENTE”: STORIA DEL CONFRONTO TRA CULTURE

In breve

Il film Cosa dirà la gente racconta la storia del confronto tra la cultura occidentale e quella pachistana attraverso la vicenda del complicato rapporto tra un padre e una figlia adolescente.

Esperienza suggerita: guarda il film “Cosa dirà la gente” per comprendere al meglio le difficoltà per un immigrato di trovare un equilibrio tra i valori di origine e quelli del luogo in cui si abita. [l’articolo contiene anche un’esperienza a tempo]

Tempo di lettura: 3 minuti.

Quando il giudizio della comunità condiziona il rapporto con la propria figlia, la vicenda non può che avere un risvolto doloroso.

È quello che accade nella storia raccontata dalla regista Iram Haq in Cosa dirà la gente (QUI la trama e il trailer), film che narra il dramma di un’adolescente di famiglia pachistana e dello scontro tra la cultura di origine e i valori occidentali.

Da un lato Nisha, che vive due vite: là fuori curiosa sedicenne che muove i suoi passi tra amicizie spensierate e primi amori fugaci, in casa perfetta figlia pachistana rispettosa delle tradizioni. Dall’altro il padre Mirza, che con il suo carattere rigido e il suo sguardo severo esercita una silenziosa pressione sulla ragazza, lasciando posto all’affetto solo nella parte più profonda del suo cuore.

Storia di un conflitto interiore

È il conformismo sociale a dettare le regole di comportamento all’interno della famiglia di immigrati pachistani. “Che cosa dirà la gente” è ciò che per il padre conta più di ogni altra cosa e che lo porterà a compiere gesti estremi.

Così, quando Mirza sorprende la figlia in casa in compagnia di un ragazzo, decide – contro la volontà di Nisha – di mandarla in Pakistan e di affidarla a una zia per farle conoscere la cultura della sua famiglia nella speranza di allontanarla dalle tentazioni del mondo occidentale.

Ma non senza pagare in prima persona le conseguenze della sua scelta.

Il padre è convinto di agire per il bene della figlia e si trova a vivere un costante conflitto interiore, cercando di proteggere la ragazza dai vizi del mondo e dagli sguardi degli altri, pur soffrendo per le decisioni drastiche a cui sceglie di andare incontro e mettendo a tacere il suo affetto per la figlia prediletta.

Dal canto suo Nisha attraversa i sentimenti più disparati: dalla felicità alla disperazione più profonda, dallo stupore alla malinconia, dalla curiosità alla rabbia.

La storia raccontata acquista ancora più valore sapendo che prende spunto da un frammento della biografia della regista norvegese di origine pachistana che, come la protagonista del film, a quattordici anni fu rapita dai suoi stessi genitori e costretta a vivere in Pakistan.

Una storia che parla di controllo sociale. Una storia che parla di difficoltà multiculturali. Una storia che parla del conflitto tra un padre e una figlia che appartengono a due mondi differenti.

cosa dirà la gente

Alla ricerca del proprio posto nel mondo

La vicenda si muove all’interno di una riflessione più ampia sulla difficoltà per un immigrato di vivere all’interno della spinta di due mondi opposti: quello di provenienza e quello in cui si trova ad abitare.

E ancora di più per un adolescente che, per integrarsi e per volontà di adattarsi al suo nuovo ambiente, finisce per perdere di vista le sue origini alla ricerca del proprio posto nella società.

Una tensione che viene ben espressa nel film, in cui la protagonista cerca con tutte le sue forze di capirsi e di farsi capire, dai suoi genitori – simbolo del legame con la vita pachistana – e dai suoi nuovi amici norvegesi, che rappresentano il presente.

La volontà di vivere contemporaneamente due realtà così diverse che faticano a incontrarsi.

Il film non è solo veicolo di considerazione su quanto accade all’interno di culture distanti da quella occidentale e i cui principi risultano difficili da condividere, ma permette di constatare quanto sia difficile l’integrazione, in un momento come quello attuale in cui lo scontro tra sistemi valoriali diversi è ancora più evidente.

Non perderti l’occasione di vedere il film il 24 luglio alle 21.30 all’Incoronata 2 nell’ambito della rassegna ARIANTEO

Provato da me