In breve
Tra lanterne rosse e atmosfera di festa, il Capodanno cinese è alle porte. Una celebrazione che richiama milioni di persone riunite per dare il benvenuto al nuovo anno con festeggiamenti che durano due settimane.
Esperienza suggerita: lasciati coinvolgere dai festeggiamenti del Capodanno cinese della china town di Paolo Sarpi a Milano. [n.b: l’articolo contiene un’esperienza a tempo]
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Anche se per noi europei risulta insolito parlare di Capodanno all’inizio di febbraio, quando è da appena un mese che sono terminati i festeggiamenti, non per tutti è così.
Per la Cina e altri Paesi dell’Estremo Oriente il 5 febbraio arriva il momento di celebrare l’arrivo del nuovo anno.
Strade decorate da lanterne rosse, cuoche in cucina alle prese con i piatti tradizionali e atmosfera allegra e distesa sono il preludio del momento più atteso del calendario cinese.
Il Chinese New Year corrisponde, per il 2019, all’ingresso nell’anno del Maiale, preparando il percorso – secondo gli esperti – a un periodo di tranquillità e prosperità finanziaria.
Ma come si festeggia il Capodanno nella lontana Cina?
Il Capodanno cinese in origine
Xin nian kuai le. Felice anno nuovo.
Il Capodanno cinese – che coincide con la Festa di Primavera – non ha una data fissa, ma varia a seconda del calendario lunare.
Una sola notte? Tutt’altro. I festeggiamenti durano intere settimane (quest’anno dal 5 al 19 febbraio) e culminano con il Festival delle Lanterne.
Tradizione vuole che le celebrazioni siano legate a un’antica leggenda, secondo cui ogni dodici mesi uno spaventoso mostro chiamato Nian esce dai suoi nascondigli per dare la caccia agli esseri umani e in particolare ai bambini.
L’unico modo per spaventarlo e rimandarlo nella tana si dice essere il colore rosso e i forti rumori.
Ecco il motivo per cui, nei giorni del Capodanno, le strade e le case si tingono di rosso ed è usanza far scoppiare petardi, far esplodere fuochi d’artificio e danzare a ritmo di tamburi e canti a piena voce.
Ad accompagnare la caccia al mostro è la tradizionale Danza del Leone – volta ad allontanare le entità malevole – che si differenzia dalla Danza del Drago, che invece attira i benevoli draghi cinesi.
E come per le migliori feste, il Capodanno cinese prevede diversi giorni di preparazione, chiamati Xiao Nian: dalla pulizia della casa per eliminare gli avvenimenti negativi dell’anno appena trascorso alla preparazione delle decorazioni, tutto deve essere perfetto per accogliere i mesi che verranno.

Pronti per i festeggiamenti
I giorni che corrispondono al Capodanno, testimoniano la più grande migrazione umana annuale del mondo.
Nel periodo di Chunyun, il grande esodo, ogni cinese si mette in viaggio per raggiungere il luogo in cui è nato e per ricongiungersi alla famiglia, onorando le proprie origini.
L’usanza prevede infatti che la vigilia del nuovo anno si trascorra in famiglia, banchettando tutti insieme, riunendosi sotto il tetto della casa dei membri più anziani.
A fare da protagonista è il pesce che si dice porti speranza e fortuna, ma non mancano i tipici ravioli – simbolo di ricchezza perché simili nella forma allo yuanbao, tradizionale lingotto d’oro – e i tangyuan, palline di riso che rappresentano l’unione famigliare.
I giorni che seguono sono dedicati alle visite a parenti e amici, mentre il terzo e quarto giorno è meglio astenersi dagli incontri per onorare i defunti.
Al termine della prima settimana, si celebra il Renri, il giorno della creazione dell’uomo e compleanno comune di tutti i cinesi.
Il Capodanno termina il quindicesimo giorno con il Festival delle Lanterne che illuminano le strade per guidare gli spiriti benauguranti nelle abitazioni.

Durante tutto il periodo, si scambiano le hongbao, buste di carta rossa da riempire di denaro per amici e parenti. Ma attenzione che il contenuto sia sempre pari: dispari sono i soldi dati ai funerali. Inoltre non deve contenere multipli di quattro, numero legato al concetto di morte, escluso l’otto che porta fortuna.
Seguendo alcune semplici regole, ora puoi prendere anche tu parte ai festeggiamenti del Capodanno cinese. A Milano, in zona Paolo Sarpi – la china town italiana per eccellenza – dal 5 febbraio si tengono diversi eventi che culminano domenica 10 alle ore 14 con la sfilata del Dragone in partenza da Piazza Gramsci.
E mi raccomando… vestiti di rosso!