In breve
I pub in rovina di Budapest, nati negli anni duemila, hanno ridato vita al quartiere ebraico, abbandonato in seguito alla Seconda guerra mondiale. Luoghi di aggregazione e centri della cultura underground, i ruin pubs attirano ancora oggi clientela da tutto il mondo.
Esperienza suggerita: lasciati andare a un’esperienza unica entrando nei numerosi pub in rovina di Budapest.
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Budapest è nota a tutti per essere una città termale, per le passeggiate lungo il Danubio e per la vista su Pest e sul Parlamento dalla collina di Buda.
Ma al di là delle attrazioni più classiche, quando cala la sera la città si tinge di nuova vita, fatta di locali underground frequentati da giovani da tutto il mondo, di feste a ritmo di musica e di bar anticonformisti.
Sto parlando della cultura dei ruin pubs – i pub in rovina – concentrati nel quartiere ebraico di Erzsébetváros, un must per chiunque visiti la capitale ungherese.
Ma di che cosa si tratta esattamente?
Una storia piuttosto recente
Immagina di star passeggiando da ore per la città.
È inverno, il termometro è sceso sotto lo zero e ti fanno male le gambe per i chilometri percorsi.
A un certo punto passi di fronte a un portone diroccato davanti a cui si è radunata una folla.
Incuriosito ti avvicini, varchi la soglia e da un momento all’altro vieni catapultato in un mondo parallelo, quasi psichedelico, fatto di stanze disposte come un labirinto, gente che si diverte e musica di sottofondo.
No, non si tratta di un sogno. Sei entrato in un pub in rovina di Budapest.

Dopo la Seconda guerra mondiale, il quartiere ebraico si trova ad essere un ammasso di edifici abbandonati e decadenti.
Per riqualificare questa parte della città, nei primi anni duemila alcuni imprenditori locali decidono di utilizzare vecchie aree dismesse per costruirci all’interno luoghi di aggregazione e centri della cultura alternativa di Budapest.
Nascono così i pub in rovina, caratterizzati da un’atmosfera informale e arredati in maniera creativa con materiali di recupero e oggetti di ogni provenienza.

Se i primi erano costituiti da strutture improvvisate e temporanee, conosciute attraverso il passaparola, oggi i ruin pubs sono diventate delle vere e proprie istituzioni della città e attrazioni per i turisti, dove si mangia, si beve, si ascolta la musica… semplicemente si sta insieme.
E nonostante siano minacciati dalle nuove costruzioni residenziali che si stanno sviluppando nel quartiere, i bar di Budapest certamente non si arrendono, grazie anche all’opposizione di un comitato contro le demolizioni degli investitori.
Lo Szimpla Kert apre la strada ai pub in rovina
Il primo e il più famoso pub in rovina è sicuramente lo SZIMPLA KERT.
Nato nel 2002 da un’idea di giovani ungheresi che decidono di creare un luogo che proponga drink a prezzi accessibili alla clientela più giovane e alternativa di Budapest, ancora oggi lo Szimpla Kert attira numerosi visitatori.
Un susseguirsi di stanze decorate da graffiti e opere d’arte di seconda mano, banconi dismessi, sedie diverse tra loro e oggetti stravaganti sono la carta d’identità del ruin pub per eccellenza.
In un’atmosfera tra il bohémien e il vintage, lo Szimpla Kert organizza eventi e laboratori ogni sera.
Ma il famoso locale non è attivo solo di notte. Anche di giorno è possibile trascorrere del tempo a sorseggiare un tè bollente o, nella stagione più calda, a rilassarsi nel cortile.
Inoltre ogni domenica mattina al suo interno si tiene il mercato dei produttori locali, che propongono alimenti tipici a prezzi accessibili. Un’occasione per comprare gli ingredienti per riproporre una volta a casa le ricette ungheresi.


Oltre allo Szimpla Kert, altri pub in rovina sono l’INSTANT – il più grande pub di Budapest – o il Fogas Haz.

In tempi più recenti sono nati poi alcuni locali più sofisticati, seguendo però lo stile dei ruin pubs, come il DOBOZ o il MAZEL TOV.
Locali per tutti i gusti, da non perdere assolutamente durante un viaggio nella perla del Danubio.
